A partire dalle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio i cittadini dei comuni superiori ai 5000 abitanti potranno esprimere due preferenze purché riguardanti candidati di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza.
L’approvazione della legge n. 215 nel novembre 2012 è stata una vittoria di tante donne che hanno sconfitto le notevoli resistenze che si
opponevano all’introduzione di uno strumento utile a sostenere le candidate. E’ evidente, infatti, che la preferenza unica abbia penalizzato fortemente l'elezione delle donne (le amministratrici sono solo il 18% sul totale) poiché fa lievitare i costi della campagna elettorale e favorisce una competizione individuale spesso esasperata, tutti fattori questi che non aiutano la partecipazione femminile.
Una democrazia in cui una parte rilevante della popolazione è esclusa o marginalizzata, è una democrazia incompiuta. La doppia preferenza serve a valorizzare il prezioso contributo delle donne nella vita pubblica, a includere competenze e punti di vista, specie in un momento come questo in cui può risultare determinate per uscire dalla grave crisi politica ed economica.
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